«Solo la musica è in grado di curare il dolore.»

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Personalità del mondo della musica e dell’arte che credono nell’efficacia terapeutica di queste discipline e che sostengono la Fondation ART-THERAPIE.

Con la sua arpa, il compositore e musicista ANDREAS VOLLENWEIDER ha creato un universo acustico estroso e unico nel suo genere e continua a sorprendere con nuove idee: il tipico «Vollenweider sound», con cui ha celebrato trionfi in campo internazionale, è diventato un «marchio» noto in tutto il mondo. L’artista ha esplorato un campo affascinante e assolutamente nuovo con un progetto molto speciale: su richiesta di un gruppo di ricerca dell’Ospedale universitario di Ginevra che indaga sullo sviluppo cerebrale dei neonati prematuri, Andreas Vollenweider ha composto alcune tracce sonore che questi bambini ascoltano a orari ben precisi. I primi risultati mostrano un significativo miglioramento dello sviluppo cerebrale e contemporaneamente un effetto rilassante sui neonati che, vista la situazione, sono sottoposti a forte stress. Il compositore spiega: «Non è un segreto, ma purtroppo è un fenomeno ancora sottovalutato: la musica può scavare nella nostra interiorità, negli strati più profondi dell’anima, portarci alle radici del nostro inconscio. Ed è proprio in questa profondità, dove ha inizio ogni disturbo e ogni malattia, che inizia anche ogni processo di guarigione. La musica, che si fonda su un effetto conseguentemente positivo e armonizzante, è in grado di suscitare un universo incredibilmente ricco di immagini interiori e sensazioni positive che possono attivare e favorire processi di guarigione complessi. Anche la pittura, l’arte figurativa, la danza e la letteratura sono in grado di risvegliare la più importante delle capacità umane: la nostra immaginazione. Questa è anche la forza fondamentale nella guarigione: se non possiamo immaginare di essere (o diventare) sani e felici, la strada sarà più irta e difficoltosa… L’arteterapia, pertanto, dovrebbe assumere un ruolo centrale in tutti i campi della medicina umana, così come nella ricerca.»

© Keystone

© EliasPhotography

Il pianista canadese LOUIS LORTIE ha debuttato all’età di tredici anni con l’Orchestra Sinfonica di Montréal, in seguito è partito con l’Orchestra Sinfonica di Toronto per una tournée storica che lo ha portato in Cina e in Giappone. Da allora suona con orchestre di fama mondiale e in prestigiose sale concerto, facendo da spola tra Canada, Belgio e Italia, dove sul lago di Como ha dato vita al festival LacMus. A ottobre 2021, insieme al violinista Pavel Berman, ha realizzato un concerto di beneficienza presso il centro culturale LAC di Lugano. «La Fondation ART-THERAPIE si merita tutto il nostro sostegno. Sono rimasto colpito dalle conoscenze e dall’impegno del Dr. Pezzoli (primario di pediatria all’ospedale di Lugano). Purtroppo, noi musicisti sappiamo ancora troppo poco sul potere terapeutico della nostra arte e già durante gli studi dovremmo poter partecipare a questa fantastica ricerca. Sono lieto di prendere parte a questi programmi visionari e auguro tanto successo!»

La cantautrice e attrice di fama mondiale PETULA CLARK vive in Svizzera ed è madrina d’onore della fondazione fin dagli esordi. Dedica la canzone da lei scritta e composta «Butterfly in the Snow» ai bambini gravemente malati, canzone toccante che dà coraggio, risveglia e rafforza le emozioni positive dei giovani pazienti. «L’arte e la musica raggiungono tanti giovani pazienti. Esse fanno breccia laddove le medicine non arriveranno mai.»

© Julia Wesely

La violoncellista SOL GABETTA ha costruito la propria fama internazionale grazie ai suoi concerti, insegna però anche alla Musikakademie Basel e ha dato vita al festival della musica da camera SOLsberg. «Grazie alla mia professione, conosco la forza emotiva e l’effetto rilassante della musica e mi sento molto legata alla Fondation ART-THERAPIE e ai suoi obiettivi.» «La musica è un elemento fondamentale, in particolare per le persone malate. È una cosa che sperimento in maniera diretta con mia sorella disabile. È felice e si calma subito quando mi ascolta mentre mi esercito. La melodia porta via tutte le sue tensioni. Ha anche un orecchio molto sensibile. Ama cantare e si ricorda subito i testi a memoria, quando di solito fa fatica a ricordare qualunque cosa.»  

L’artista di fama internazionale MICHEL HUELIN è originario del Giura e vive a Ginevra. Ha messo a disposizione una delle sue opere più affascinanti per la copertina del CD di Petula Clark. Egli è convinto che l’utilizzo creativo della terapia permetta ai malati di esprimere forze interiori. Egli sostiene che «il grande vantaggio dell’arteterapia è quello di sfruttare il potenziale proprio dei giovani pazienti. Ecco perché sostengo questa terapia che trasforma le energie creative in forza interiore.»

La musica nei colori dell’anima: la famosa pianista ELIZABETH SOMBART suona nelle più prestigiose sale da concerto del mondo e si dedica alla formazione di giovani pianisti in Svizzera e all’estero. Quale fondatrice e presidente della Fondation Résonnance, porta la musica in luoghi di dolore: ospedali, prigioni, ricoveri per anziani e persone disabili. Alle persone «ferite nell’anima», secondo la sua empatica definizione. «II nostro subconscio percepisce le note direttamente tramite il nostro corpo fisico e la nostra anima. In questo modo riesce a ritrovare un equilibrio.»

KIAN SOLTANI, il violoncellista di origine persiana nato a Bregenz nel 1992, è certamente uno degli esponenti più affascinanti della giovane generazione. Musicista carismatico, è perfettamente a suo agio sia nel mondo della musica classica europea, sia in quello della musica iraniana contemporanea e si esibisce con note orchestre e celebri direttori. Nel 2018 si è aggiudicato il Credit Suisse Young Artist Award e nel 2019 era Artist in Residence alla Royal Philharmonic Orchestra. Crede fermamente nell’effetto terapeutico della musica: «La musica unisce le persone al di là dei confini e delle culture, perché tocca la parte più profonda dell’anima. Sono convinto dell’effetto terapeutico su bambini e ragazzi affetti da patologie e sostengo la causa della Fondation ART-THERAPIE.» «Si dice che il suono del violoncello sia molto simile alla voce umana. Come quest’ultima, la musica riesce a sprigionare i suoi effetti benefici soprattutto su bambini e ragazzi malati rilassandoli, consolandoli, stimolandoli, motivandoli e aiutandoli ad alleviare i dolori.»

© Holger Hage & Deutsche Grammophon

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